Reducetarianesimo, la via di mezzo che mette d’accordo tutti!
Quante volte vi è capitato di discutere o di assistere a querelle tra persone vegetariane o vegane e non? Scommetto che avete almeno un amico su Facebook che, per dispetto, posta foto di belle fiorentine sanguinanti col sottotitolo #cenavegana , dai, tutti lo hanno! E un Reducetariano ce l’avete? no?
Un’amica che ti insulta perchè “tu non lo sai come fanno i wurstel”, mentre te ne mangi tre in un colpo solo. Per non parlare di quella che ti stressa ogni volta che dovete uscire a cena, perchè lei vuole mangiare SANO, ma poi il fine settimana si spara un cheeseburger da manicomio, con aggiunta di bacon e cipolla caramellata.
Volete tappare la bocca a tutti? Diventa Reducetariano!
A parte gli scherzi ragazzi, il Reducetarianesimo esiste davvero, ad inventarlo è stato come al solito un Americano, Brian Kateman, studente della Columbia University, che in effetti ha scrupolosamente analizzato le abitudini del nostro tempo.
Infatti le statistiche dicono che l‘80% dei vegetariani, prima o poi, smette di esserlo e inoltre il 43% non è un vegetariano PURO, perchè non avete nemmeno idea di quanti siano i cibi che crediamo essere VEG e che in realtà non lo sono! Cioè, voi lo sapevate che i vegetariani non potrebbero bere la birra Guinness? Perchè come chiarificate viene usata una gelatina derivata dai pesci! Drama! Io ve lo dico, alcuni miei conoscenti potrebbero avere una crisi esistenziale per questo! Per non parlare delle patatine fritte dei fastfood o gli yogurt! Insomma un incubo!
Ma veniamo al punto, Brian ci suggerisce di iniziare gradualmente se si vuole diventare dei veri Reducetariani, decidendo di non mangiare carne un solo giorno alla settimana; fattibile.
Durante gli altri giorni dovreste cercare di evitare di mangiare carne a pranzo e a cena; del tipo che se a pranzo hai mangiato un panino col salame prosciutto crudo, a cena magari ti fai una pizza margherita, con le patatine fritte sopra se proprio proprio.
Col passare dei giorni potreste iniziare a evitare anche il pesce e i prodotti caseari in genere. Ecco, già più difficile, ma con un pò di impegno ce la posso fare pure io che vivo di formaggio.
Passati i primi 30 giorni è tutto in discesa. Non dovreste sentire la mancanza della carne, perchè in effetti continuate a mangiarla!
Ricordatevi di preferire sempre carne proveniente da animali allevati come una volta, nutriti al pascolo o nel cortile se si tratta di pollo o coniglio, per esempio. Un espediente per ridurre il consumo di carne potrebbe anche essere semplicemente quello di ridurre le porzioni, cosa moooolto fattibile, visto il costo della carne e il momento di crisi generale.
Sicuramente molti di voi leggendo questo post si sono resi conto di aver già adottato inconsapevolmente questo regime alimentare, un pò per pigrizia (io odio cucinare la carne a casa), un pò per gli scandali riguardanti gli allevamenti intensivi (il problema della resistenza agli antibiotici non è una stupidaggine), un pò perchè non tiene dinero, no money, ghe sensa schei e la carne o il pesce si sà, costa!
Insomma ragazzi, pensateci, #lessmeat è una scelta etica, che ci permette di stare meglio fisicamente, di vivere più a lungo, inquinare meno e quindi di far star meglio in nostro pianeta. Non è una cosa impossibile, anzi! Vi gusterete il vostro filetto al pepe nero o il vostro branzino al sale una volta ogni tanto, dando vero valore al cibo che mangiate.
Reducetariano non è un insulto, chi lo dice lo sa di essere e sa che tutti insieme possiamo cambiare le cose, sempre.

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