Tutto il mondo ci copia, lo stile Italiano è da sempre un vanto per noi, Design e Moda in primis.
Siamo i più copiati del mondo, sarà per questo che non vogliamo copiare a nostra volta?
Il modello Svizzero per esempio, che permette la vendita di canapa con una concentrazione totale di THC inferiore all’1,0% non considerata psicotropa e venduta come prodotto succedaneo del tabacco.
Per i nostri vicini il CBD non è un mistero, anzi! Non è assolutamente uno stupefacente, poichè non è elencata né nell’OEStup-DFI né nella Convenzione internazionale sulle sostanze psicotrope (RS 0.812.121.02).
Il concetto di «effetto psicotropo» va interpretato in senso restrittivo poiché altrimenti verrebbe rilevata una gran quantità di sostanze (come la caffeina, l’alcool, il tabacco ecc.)., ed è quello che fanno gli Svizzeri!
Ma soffermiamoci sui numeri, Secondo l’Università di Messina lo Stato guadagnerebbe circa 6 miliardi dalla regolamentazione; diminuirebbero le spese di magistratura carceraria (541 milioni) e quelle per azioni di pubblica sicurezza (228 milioni).
Questo studio non tiene conto di fattori importanti che abbiamo visto svilupparsi negli ultimi 5 anni in stati esteri che hanno intrapreso questo percorso: la diminuzione dei costi della sanità e l’aumento esponenziale del turismo cannabico.
Ultimo numero, ma non meno importante, da giocarsi al lotto è il 44!
Eh si, 44% il tasso occupazionale che porterebbe una regolamentazione di questo comparto.
Storcete ancora il naso?
State tranquilli, il consumo di cannabis segue a grandi linee le stesse regole fissate per il tabacco. Via libera nelle case private, ma divieto per strada, nei luoghi pubblici e in luoghi come ristoranti e teatri. Chi si accende un «canna» alla guida può rischiare una multa, così come se vi accendete una sigaretta. Inoltre sarebbe auspicabile stabilire una distanza minima, come per le sale slot, da scuole, luoghi di culto e ospedali per le nuove aperture.
Alla nonna potete dire che i reati di violenza privata sono diminuiti ovunque e già questo dovrebbe tranquillizzare tutti, in realtà dovrebbe bastare questo dato in un paese dove i femminicidi sono all’ordine del giorno!
Insomma, di cosa abbiamo paura?
Da madre spero che mio figlio si faccia una canna legale, piuttosto che 1 gr di cocaina o che prenda del fentanyl! Che possa acquistarla dopo i 18 anni in un negozio, con regolare scontrino fiscale e che sia un prodotto certificato, non di contrabbando! Che non sovvenzioni le mafie o semplicemente che venga a contatto con spacciatori, deliquenti abituati appunto a delinquere!
Vogliamo l’ennesima crisi economica, o far felici 5 milioni di Italiani che consumano regolarmente cannabis?
Vogliamo aumentare l’IVA al 23% e peggiorare ulteriormente la percezione dell’Italia sui mercati esteri o guadagnare più di 800 milioni di euro all’anno?
Speriamo che sia la volta buona, che il governo la smetta di aumentare il debito pubblico e inizi a copiare dagli stati virtuosi; che prenda atto di tutte le ricerche universitarie svolte negli ultimi 15 anni su questa pianta e capisca che ci sono solo benefici nel coltivarla.
Sarebbe la rinascita economica e sociale del nostro paese.
Tutte le realtà nate dal 2016 ad oggi sono prontissime a fare il salto. Noi di YouHemp e tutti i nostri colleghi abbiamo ancora la speranza che chi ci governa apra gli occhi, se l’avete anche voi, condividete questo articolo. Grazie.
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