COSMESI CONSAPEVOLE: Intervista a Lucia Genangeli e Luigi Panaroni, Cofounder di “LA SAPONARIA”

Quanti cosmetici utilizzate quotidianamente? E’ stata questa la domanda iniziale che postaci da Lucia Genangeli durante il corso gratuito di Cosmetica Consapevole tenuto a Pradamano (UD). Lucia, insieme al marito Luigi Panaroni formano il fantastico team della La Saponaria, una realtà tutta italiana di biocosmesi artigianale, che realizza prodotti belli e buoni!

Non ci rendiamo nemmeno conto di quanti prodotti cosmetici utilizziamo ogni giorno, tanto meno di cosa significa questo consumo esponenziale sia per il nostro corpo che per la nostra terra, il Pianeta Terra. Io e la mia compagna di avventure Valentina siamo rimaste basite davanti alle cifre esposte! Il dato più preoccupante è dei cosmetici che vengono sversati annualmente nell’ambiente, ben 2.000.000 tonnellate! E anche se il numero di prodotti biodegradabili presenti sul mercato continua a crescere, questo non vuol dire che utilizzandoli non mettiamo a rischio l’equilibrio ambientale. Infatti molti di noi pensano di fare la loro parte utilizzando prodotti “green”, ma che molto spesso di verde hanno solo la confezione! Infatti non esiste un ente certificatore riconosciuto che controlli i prodotti che vengono immessi sul mercato mondiale. L’unico modo per difendersi dai prodotti inquinanti è conoscere la lista INCI, magari non a menadito come il bravissimo Luigi, che ha saputo intrattenere una platea di 30 persone dando informazioni utili senza annoiarci!

In particolare, quando acquistiamo un prodotto, dobbiamo accertarci che questo non contenga le seguenti sostanze:

I PARABENI, cioè i conservanti, che vanno assolutamente evitati nei prodotti NON A RISCIACQUO : methylparaben; ethylparaben; propylparaben; isobutylparaben; butylparaben; benzylparaben; isobutylparaben; isopropylparaben; benzylparaben.

I PETROLATI, che come dice la parola stessa derivano dal Petrolio: Mineral Oil; Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Propylene glycol, Isopropyl, Vaselina, Cera microcristallina.

I SILICONI: Quelli più frequenti sono il dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone, Cyclopentasiloxane (soprattutto nei deodoranti) e tutti quelli terminanti con –siloxane o –silanol.

GLI EMULSIONANTI O PEG, Glicole polietilenico, il più diffuso è il PEG40;

I TENSIOATTIVI: Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-lauryl sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate.

LA FORMALDEIDE: in Italia è stata vietata, perché cancerogena, nel campo edile e più specificatamente nella circolazione di pannelli di legno, manufatti e semilavorati, con la pubblicazione in GU del decreto del 10 dicembre 2008, cd. “decreto formaldeide”, ma è ancora tollerata fino alla soglia dello 0,2% nei prodotti per capelli!

Tutte queste sostanze vengono assorbite dalla nostra pelle e non pensate che solo perché non sono vietate non siano realmente nocive. Alcune di queste sono addirittura di origine vegetale e quindi il prodotto che le contiene molto spesso è pubblicizzato come BIO, ad esempio ci sono tensioattivi derivati dalla lecitina di soia o quelli ricavati dalle uova, che fanno ugualmente male, perché legati ad altre sostanze chimiche. Questo è un aspetto che ci è stato ben spiegato da Luigi, spesso alcune sostanze da sole non sono pericolose, ma legate con altre modificano la loro formulazione, diventando dannose.

L’obbiettivo del corso era quello di dare consapevolezza al consumatore, infatti i ragazzi de La Saponaria hanno invitato le presenti (stranamente eravamo tutte donne!) a prendere dalla borsa un rossetto o qualsiasi altro cosmetico e verificare la composizione. Molte ragazze sono rimaste contrariate, cosmetici anche più costosi della media, pubblicizzati “green” o addirittura firmati, erano di pessima qualità! Lucia e Luigi che hanno ben presente cosa offre il mercato e per questo hanno ideato una linea di cosmetici veramente naturali, che producono artigianalmente utilizzando materie prima italiane, che spesso e volentieri fanno coltivare solo per loro da agricoltori della loro zona. Olio di oliva, salvia, limone, semi di lino, menta, olio di mandorla e tantissimi altri ingredienti naturali ricchi di sostanze nutritive! Hanno utilizzato tutto quello che la natura ci offre, anche la nostra amata canapa, ed è proprio di questo ingrediente che abbiamo chiesto a Lucia.

Cosmesi consapevole la Saponaria Youhemp
D: Come mai avete scelto di produrre una linea a base di canapa?

A noi piace fare cosmetici che abbiano una storia da raccontare. Che siano buoni per chi li usa ma

che abbiano anche un impatto sociale ed ambientale positivo.

Confrontandoci con alcuni amici agricoltori ed agronomi abbiamo ri-scoperto la canapa, una coltura

che era tipica delle nostre zone, totalmente sostenibile e dall’azione cosmetica sorprendente.

Oggi la quasi totalità della canapa commercializzata in Italia viene ormai dall’estero, in particolare

da Cina e Romania, ma la sua coltivazione fino agli anni ‘50 era diffusissima nelle nostre

campagne: l’Italia era la seconda produttrice mondiale, prima per qualità.

E’ un coltura che si basa su un’agricoltura povera e “pulita” che può sostenere un’economia agraria

sempre più al collasso.

Non necessita infatti di diserbanti, di fertilizzazioni avendo lei stessa queste funzioni e, se piantata

nel periodo giusto, di irrigazioni. Non a caso con la sua coltivazione si stanno riqualificando zone

altamente inquinate come quelle adiacenti all’Ilva di Taranto.

Da qui nasce la voglia di impiegarla in una linea per poter sostenere il processo di reintroduzione

della canapa nei nostri territori e la sua filiera!

L’unione con agricoltori locali è stato un percorso molto naturale e la collaborazione tra le varie

realtà è per noi motivo di grande orgoglio vedendo che c’è chi ha le nostre stesse idee e appoggia il

nostro progetto.

D: Come avviene la filiera di produzione della canapa che utilizzate nei vostri cosmetici?

Con gli agricoltori a cui ci appoggiamo siamo soliti stringere una collaborazione effettuando una

programmazione della produzione e dando all’agricoltore la certezza che acquisteremo il raccolto, in

modo da garantire sostenibilità all’attività agricola e nello stesso tempo poterci garantire materia

prima locale e di qualità, che possiamo rilavorare in loco, in modo da mantenere inalterate tutte le

sue proprietà.

Si tratta dunque di un percorso, quello dal campo alla nostra pelle, interamente sostenibile e dai

benefici diffusi che partono da un sano rapporto con la Terra (e con chi la coltiva e la abita), da

un’azienda artigiana a conduzione etica fino ad arrivare a prodotti cosmetici, sani, buoni e sicuri che

fanno la felicità di chi li usa.

D: Siete soddisfatti dei prodotti che avete realizzato?

I prodotti della linea Hippiness ci rendo felici (e speriamo di rendere felici anche chi li userà!) dal

momento che siamo riusciti a coniugare l’efficacia formulativa con ricette completamente naturali e

a basso impatto ambientale. E poi perchè, grazie agli incontri con i produttori locali, abbiamo

conosciuto più da vicino il mondo e la coltivazione della canapa. Una filiera dimenticata qui in

Italia ma che ha un enorme potenziale, con tantissimi benefici per tutti.

Siamo quindi entusiasti di contribuire a riportarla in Italia.

Chi li ha provati ha dimostrato lo stesso entusiasmo che noi abbiamo messo nel crearli!

Ecco un paio di commenti 🙂

“devo dirvi che sono entusiasta, funziona bene! Lo preferisco anche a biodeo!”

“Finalmente mio marito non diventa più rosso come un peperone ogni volta che si fa bello!”

D: Utilizzate l’olio di semi di canapa o l’olio essenziale per realizzare i vostri prodotti?

Nelle nostre ricette usiamo in prevalenza estratto glicerico di canapa e olio di canapa spremuto a

freddo, ingredienti che apportano notevoli benefici cosmetici.

L’olio estratto dai semi di canapa è ricco di acidi grassi polinsaturi, di Omega-3 ed Omega-6 (in

equilibrio ottimale, nel rapporto 1:3), di acido Gamma Linoleico, di amminoacidi essenziali e di

oligoelmenti.

E’ anche ricco di vitamina E, come l’olio di germe di grano e l’olio di oliva, ma anche di vitamina

A, B1, B2 (riboflavina) ed altri antiossidanti e fitosteroli. Troviamo anche sali minerali come ferro,

calcio, magnesio, potassio e fosforo.

L’Acido Gamma Linoleico è un componente fondamentale per il nostro benessere ed utile per

prevenire e combattere desquamazione, disidratazione e disturbi della cheratinizzazione, la

Vitamina E ha azione antiossidante, importante per contrastare la formazione di radicali liberi e

l’invecchiamento della pelle, gli Acidi Grassi polinsaturi Omega3-Omega6 sono i maggiori

responsabili del mantenimento della giusta idratazione e del corretto equilibrio idrolipidico.

Questo aspetto rende le preparazioni cosmetiche a base di Canapa particolarmente preziose per pelli

che tendono alla secchezza, alla screpolatura, per pelli mature che mostrano i primi segni del tempo

e tutte le pelli particolarmente delicate e sensibili agli agenti atmosferici (sole, vento, freddo…).

D: Pensate di impiegare questo ingrediente anche per la produzione di saponi artigianali o altri

prodotti per la cura del corpo in futuro?

Non abbiamo progetti in cantiere con questo ingrediente, ma chissà … Avete suggerimenti??

Con l’olio di canapa si potrebbero fare tantissime ricette, si può usare puro o utilizzarlo come base

per dopo-sole, creme, saponi etc … molte di queste possono essere fatte anche in casa!

D: Come mai i vostri prodotti non hanno una confezione?

R: Tutti i nostri prodotti prevedono solo il packaging primario, quindi per intenderci solo il flacone

in cui sono contenuti, nessuna scatola esterna.

Questo perchè il packaging secondario, non essendo direttamente implicato nella fruizione dei

prodotti, è destinato ad una rapida dismissione, rendendolo molto impattante sull’ambiente in cui

viviamo.

In Italia ogni anno vengono utilizzati più di 4 milioni di tonnellate di carta e cartone per gli

imballaggi (fonte CONAI).

Anche se, fortunatamente, il riciclo di carta e cartine sta aumentando, dobbiamo sempre tenere in

considerazione che anche il trattamento di recupero ha degli impatti ambientali e quindi costi

ambientali, oltre che economici, non indifferenti!

Noi de La Saponaria per ridurre al massimo il nostro impatto ambientale cerchiamo di curare al

massimo tutta la filiera dei nostri prodotti dalla scelta delle materie prime fino all’imballaggio dei

prodotti finiti.

La volontà di curare con attenzione anche questo tipo di contenuti comunicativi destinati al

consumatore finale, risiede nella convinzione che una riduzione dell’impatto ambientale

complessivo è possibile solamente qualora vi sia un atteggiamento responsabile non solo lungo tutta

la filiera di produzione (nella scelta dei materiali più appropriati, nei processi di lavorazione,

nell’ottimizzazione della distribuzione), ma anche nelle modalità di fruizione da parte del

consumatore finale. Perché siamo tutti coinvolti, e tutti, nel nostro piccolo, possiamo dare il nostro

contributo.

Lucia Genangeli & Luigi Panaroni, La Saponaria

LaSaponaria, saponi e tradizione: intervista