Se i giornalisti italiani si degnassero di informarsi prima di fare uscire notizie false e tendenziose (non vedevo l’ora di poterlo scrivere!) l’Italia non starebbe vivendo uno dei momenti più bui della democrazia.

Vi invitiamo a leggere sia la legge 242 del 2016, che l’informazione provvisoria n.15 datata 30 maggio, unico documento pubblico al momento, per le motivazioni della sentenza bisognerà aspettare qualche settimana.

La domanda posta alla Corte di Cassazione era se le condotte diverse dalla coltivazione di canapa, ergo la vendita della cannabis light, è lecita o meno.

La riposta, contorta, sembra che sia NO, non è lecita, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante. L’efficacia drogante è attestata su prodotti presenti nei vari Hemp shop è generalmente sotto i 5mg/gr cioè 0.5% di thc

I suddetti prodotti non è vero che sono elencati tassativamente nella legge 242, come potete leggere voi stessi.

Da qua nasce la contraddizione della Corte suprema di Cassazione, dice che la legge 242 non è adatta a regolamentare il comparto, ma poi la richiama per identificare i prodotti derivati leciti … ???????????????? WHAT?!?!?

Sicuramente le motivazioni NON faranno nuovamente chiarezza ed è proprio quello che vogliono le istituzioni, spaventarci con l’insicurezza!

L’unica cosa che veramente ci spaventa è la disinformazione, il basso livello culturale dei media italiani e il pressapochismo degli organi di controllo e di governo!

Ci vogliono ignoranti, spaventati e chiusi nel nostro piccolo mondo!

Noi ci vogliamo informati, coraggiosi e verdi!